Il pulsante della discordia. Quando si parla di sicurezza non sempre la cosa più logica è anche la più giusta.

Ci risiamo, anche oggi c’è stata l’ennesima richiesta “particolare” in fatto di sicurezza.

Credo sia la centesima volta che sento questa richiesta, ma ammetto che la motivazione (almeno in questo caso) è più che plausibile. Diciamo che non è la solita richiesta campata per aria solo per una questione di comodità o di praticità senza badare alla sicurezza reale.

Sto parlando del posizionamento del pulsante di consenso “uomo presente” per la salita del volta-bidoni.

Prima di entrare nel vivo della faccenda voglio fare una premessa.

Come tu ben sai, su tutti i veicoli per la raccolta dei rifiuti esiste un pulsante chiamato “consenso uomo presente”. Questo pulsante serve a mantenere tutte e due le mani dell’operatore impegnate, in una posizione di sicurezza.

Come puoi vedere dalla foto sotto, non puoi metterti sotto il volta-cassonetti rischiando di essere schiacciato se stai in questa posizione.

Si lo so che può sembrare esagerato, ma come sai anche tu, dalle persone ci si può aspettare di tutto. Questo tipo di sicurezza, infatti, è stata ideata proprio perché qualche operatore si è posizionato sotto il volta-cassonetti mentre stava scaricando un bidone.

Forse è la voglia di provare l’ebbrezza del pericolo che c’è in ognuno di noi.

Chiaramente, come ben sai, ogni sicurezza aggiunta comporta purtroppo un rallentamento sull’operatività (o più semplicemente una necessità di cambiare il modo di lavorare). Si sa che il cambiamento è sempre mal visto e quindi si è cercato per anni di bypassare questo tipo di sicurezza nei modi più fantasiosi: scotch, cartoncini, taglio netto dei fili.

Siamo quindi dovuti intervenire, trovando modi ancora più fantasiosi per contrastare queste trovate alla McGyver.

Ora le cose sembra vadano meglio.

Chissà se è rassegnazione oppure accettazione delle regole?

Scherzo.

Nella vita però, non esiste nulla di sicuro al 100%, figuriamoci sul lavoro. Per questo si cerca di raggiungere un compromesso, per ridurre al minimo i rischi.

Eccoci arrivati quindi, al problema di cui parlavo all’inizio.

Te lo spiego brevemente.

Mi ha chiamato un mio cliente chiedendomi se era possibile posizionare il pulsante di consenso da un’altra parte.

Il problema è che gli operatori, nella posizione in cui sono costretti durante la fase di svuotamento bidoni, potrebbero rischiare di essere colpiti da rifiuti che fuoriescono accidentalmente.

Finché si tratta di qualche cartaccia può essere solo fastidioso, il problema sono le bottiglie di vetro o la polvere che si alza dallo svuotamento finendo negli occhi.

Come vedi, non è un problema da poco.

Il cliente quindi mi ha chiesto di poter mettere il pulsate di consenso direttamente sulla pulsantiera pensile, in modo da potersi allontanare dalla zona di rischio ma mantenendo le due mani impegnate sulla pulsantiera.

L’idea è venuta perché alcuni nostri concorrenti fanno in questo modo.

Purtroppo il fatto che qualcuno adotti questa soluzione non vuol dire che si possa fare. Ma non voglio puntare il dito contro nessuno, voglio solo spiegarti perché non è la soluzione ideale.

Facendo un’analisi dei rischi, siamo giunti ad una conclusione. Bottiglie e polvere possono essere contrastati con caschetto ed occhiali. Un operatore sotto il volta-cassonetti alzato non si può proteggere in nessun altro modo se non costringendolo in una posizione laterale.

Si potrebbe arretrare ancora di più la posizione e andare verso la cabina, ma poi l’operatore non avrebbe la possibilità di controllare tutta la zona di carico posteriore.

So che come risposta può risultare scomoda, ma un operatore ecologico è come un operaio. Corre i medesimi rischi.

In un cantiere o in fabbrica, le persone devono usare occhiali, caschetto e scarpe antinfortunistiche perché corrono rischi che non si possono evitare.

I “detriti volanti” sono un rischio per gli operatori ecologici che si possono attenuare con dei dispositivi di protezione individuale.

In realtà abbiamo anche progettato delle alette (come quelle che vedi nella foto sotto) per proteggere dai rifiuti che possono cadere dal bidone in fase di scarico. Chiaramente non proteggono dalla polvere, ma contro bottiglie e sacchetti “ribelli” fanno il loro lavoro.

Come vedi, quando si parla di sicurezza non è mai semplice la questione.

Si cerca di fare il meglio per proteggere gli operatori e per permettere loro di lavorare in maniera agevole. Bisogna fare dei compromessi, ma farli in maniera seria e ragionata.

Noi la nostra parte la facciamo stando sempre attenti a quello che succede, a quello che ci viene detto da chi lavora e da quello che ci viene imposto dalle normative.

Purtroppo il linguaggio con cui vengono scritte queste norme non sempre è di facile comprensione e spesso induce a errori.

Basta però mettersi a sedere, vagliare tutte le possibili soluzioni e trovare il punto debole di ognuna.

In questo modo si valuteranno tutte le criticità e si andrà a scegliere la migliore soluzione, consapevoli che non potrà essere perfetta.

Let’s Rock
Andrea

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