Telecamera posteriore. Come risparmiare qualche centinaio di euro mettendo in pericolo gli operatori e non solo.

Faccio una piccola premessa. Tutti i nomi di concorrenti e clienti che citerò in questo articolo sono inventati.

Proprio qualche giorno fa, mentre stavamo facendo come ogni settimana la riunione di produzione Michele, il tecnico che si occupa degli impianti elettrici e dell’assistenza mi dice:

“Dopo ti devo dire una cosa che ho visto ieri mentre tornavo da un’officina di un cliente per una riparazione!”

Solitamente quando Michele mi dice così vuol dire che ha visto “delle cose che voi umani non potete nemmeno immaginare”.

Infatti quando andiamo a fare riparazioni o assistenze nelle officine dei clienti ci imbattiamo anche nelle macchine dei nostri concorrenti e possiamo vedere da vicino quello che loro fanno, ma soprattutto che NON fanno.

Così aspetto la fine della riunione e ci mettiamo a parlare.

“Ieri sono stato da Ambiente Tanto Sicuro Srl e mentre stavo sistemando la centralina al nostro costipatore avevo di fianco un mezzo di Furbetti Srl. Così butto un occhio dentro la cabina e mi sembra che manchi qualcosa. Cerco meglio e vedo che c’è solamente uno schermo, oltretutto molto piccolo, per la funzione di telecamera posteriore e gestione delle funzioni dell’attrezzatura. Così per sicurezza ho chiesto al responsabile tecnico se potevo accendere il camion per accertarmi della mia scoperta.
Beh, mi sono accorto che era proprio così come credevo. Quello schermo piccolissimo aveva la funzione di pannello di controllo per il comando dell’attrezzatura e, allo stesso tempo, di schermo per la telecamera posteriore del veicolo.”

Io li per lì, non essendo un tecnico e avendo ancora qualche lacuna per quanto riguarda la normativa 1501, dico:

“Beh, figo ottimizzi il tutto e hai meno roba sulla plancia”

Capisco subito di aver detto una cazzata. Così, lapidario, mio fratello Omar che era presente mi porge la normativa e mi dice:

“Cerca sulla normativa 1501-1 del 2011 al punto 5.13.1 e dei una letta”

Ecco quello che c’è scritto.

Un sistema di telecamera a circuito chiuso (CCTV) deve consentire al conducente di vedere chiaramente le zone pericolose DZBM e DZAL e DZML (vedere allegato C) nelle seguenti situazioni:
Durante la marcia avanti del veicolo con velocità fino a 40 Km/h e in retromarcia;
Durante tutti i movimenti di raccolta dei rifiuti (sollevamento, compattazione e scarico);
Durante tutti i movimenti del portellone posteriore.

NOTA – I requisiti per l’installazione del monitor sono riportati nelle norme di sicurezza stradale e nelle linee guida del costruttore del telaio.

La dimensione minima dello schermo deve essere di 12,7 cm di diagonale (es. formato 4:3 o 16:9)

In pratica la normativa vuole che la telecamera posteriore sia quasi sempre accesa e lo schermo visibile durante la marcia e le operazioni di lavoro. Inoltre le dimensioni dello schermo non devono essere inferiori ai 5 pollici.

Tradotto: i nostri amici avevano, come spesso accade, una macchina che non rispettava la normativa.

E per farmi capire meglio il pericolo Omar mi ha raccontato una storia che è successa ad un nostro cliente.

 

Operatore ecologico investito dai rifiuti scaricati dalla vasca. Il conducente si difende. NON LO AVEVO VISTO!

Siamo nel comune di Roncofritto e l’azienda di servizi AmbienteTuttoPulito Srl fa un bando per alcune macchine cospiratrici per la raccolta dei rifiuti.

Chiaramente il bando richiede un prezzo che definirlo basso sarebbe riduttivo.

Così l’azienda Furbetti Srl presenta un costipatore ad un prezzo stracciato. Riducendo all’osso tutte le dotazioni… anche quelle sulla sicurezza.

Prevedibilmente vince la gara e consegna i mezzi.

Una volta arrivati nessuno fa caso al fatto che dentro la cabina manca uno schermo.

Manca lo schermo per la telecamera posteriore. O meglio. È presente. Ma è lo stesso che viene usato come pannello di controllo per l’attrezzatura ed è grande come un biglietto da visita. (Proprio come per i clienti di cui ti parlavo sopra)

Il “fortunato” che dovrà guidare il veicolo è Giuseppe, un operatore che lavora da tantissimi anni e che ha l’onere di “inaugurare i mezzi nuovi”. Alla prima uscita il povero Giuseppe si rende subito conto che ogni manovra è un disastro perché non riesce a vedere nulla dallo schermo della telecamera.

Ma il peggio doveva ancora venire.

Una volta finito il suo turno, è ora di rientrare in azienda per scaricare tutti i rifiuti raccolti.

La AmbienteTuttoPulito Srl ha una discarica a terra dove depositare tutto il rifiuto che poi verrà smistato nei vari centri di raccolta. L’operazione di scarico quindi si svolge in uno spazio molto grande, sotto una tettoia, dove si raccolgono tutti i rifiuti.

Giuseppe, come ogni giorno, si avvicina al mucchio di rifiuti con non poca difficoltà guardando nel francobollo messo come telecamera sul cruscotto.

È giunto il momento di alzare la vasca per scaricare i rifiuti.

Trovato il pulsante per alzare la vasca, ecco che sparisce l’immagine dallo schermo per dare alcuni avvisi importantissimi sul funzionamento. Nel frattempo un ragazzo che stava ammucchiando la spazzatura a terra vicino alla discarica passa proprio dietro il camion.

Ormai è troppo tardi. Giuseppe non riesce ad accorgersene e scarica tutto il contenuto addosso al malcapitato.

Fortunatamente erano “solo” sacchetti di rifiuto indifferenziato relativamente leggeri. Il ragazzo dopo un primo momento riesce a capire il pericolo e rotola fuori dal raggio d’azione del camion.

Un gran spavento e una piccola botta in testa attutita dal caschetto. Fortunatamente il bollettino si è fermato qui, ma poteva andare veramente molto peggio.

Tutto questo per non aver montato lo schermo necessario per la telecamera posteriore.

Certamente anche il ragazzo poteva fare molta più attenzione, ma perché rischiare per un risparmio di qualche centinaio di euro!

Come ti ho già detto, non voglio fare nomi. Non mi interessa. Voglio solo renderti consapevole che NON puoi permetterti di commettere questi errori quando acquisti un mezzo per la nettezza urbana.

Metti a rischio:

  • La sicurezza dei tuoi operatori
  • L’efficienza del tuo servizio di raccolta
  • La TUA sicurezza dal punto di vista giudiziario e di responsabilità.

La telecamera posteriore è una cosa che non deve essere considerata optional.

Ha la stessa importanza di qualsiasi altra caratteristica dell’attrezzatura. Se non di più. Senza contare che è richiesto dalla normativa europea 1501.
Quindi… non si scappa.

I nostri tecnici sono sempre attenti a monitorare ogni minimo cambiamento delle normative e, inoltre, cerchiamo di armarci di buon senso e provare a stare anche qualche passo avanti alla normativa stessa.

Parliamo con gli operatori e cerchiamo di venire incontro ai bisogni di chi la macchina la utilizza.

Credo che questo sia importantissimo per il TUO lavoro e non puoi permetterti di rischiare.

Affidati ad aziende serie che possano assicurarti il rispetto delle norme e la serietà di cui necessiti.

Un saluto e a presto

Let’s Rock
Andrea Rossi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.