Veicoli Commerciali Elettrici. Cerchiamo di capire meglio a che punto siamo facendo 4 chiacchiere con Enrico Palandri del Gruppo Pretto. Veri esperti italiani del settore.

Come ho già avuto modo di raccontare in un articolo precedente, tutta la fiera Ecomondo 2017 era concentrata sulle energie alternative per la propulsione dei veicoli. A farla da padrone erano il metano ma soprattutto l’elettrico. Ogni stand aveva in bella mostra una delle proprie creature montate su veicoli elettrici.

Avevo già scritto un articolo in precedenza sull’argomento, analizzando dei dati che emergevano da uno studio promosso dalla Top Thousand (osservatorio della mobilità aziendale), che ha avuto come protagoniste 60 società appartenenti a diversi fattori, dove è emerso che l’elettrico è ancora un business di nicchia.

Ecco il link dell’articolo:

  > https://blog.rossioleodinamica.com/elettrico-la-corsa-a-ostacoli-verso-il-futuro/

Visto la presenza in fiera di persone di rilievo nell’ambito del settore della mobilità elettrica, ho deciso di fare un intervista.

Volevo avere il parere di qualcuno competente sulla situazione della mobilità elettrica in Italia (e non solo).

Così, complice la grande amicizia che lega le nostre aziende a sopratutto la stima nelle persone e nelle loro conoscenze, ho deciso di rivolgermi al Gruppo Pretto, in particolare modo ad Alessandro Pretto, l’amministratore delegato del gruppo.

Il Gruppo Pretto è una società che  comprende una concessionaria Piaggio e Isuzu (centro servizi Pretto), un’agenzia di noleggio veicoli commerciali (Multirent) e sopratutto una giovane azienda che si occupa di trasformazione di veicoli termici in veicoli elettrici (EPM Veicoli Elettrici).

Proprio grazie a loro anche noi abbiamo iniziato a mettere un piede nel mondo dell’elettrico facendo progetti che vanno oltre il semplice allestimento dei veicoli. Ma di questo ne parleremo un’altra volta.

a noi, Alessandro ha subito accettato la mia richiesta, ma ha passato la palla ad uno dei suoi collaboratori che avrebbero potuto chiarirmi ancora meglio le idee su questo settore in forte espansione.

Enrico Palandri, 42 anni e un curriculum di tutto rispetto nel mondo dell’automotive e dei veicoli commerciali.

Laurea in economia e commercio e dal 2001 inizia a lavorare in ALD una società di noleggio veicoli. Nel 2007 diventa il responsabile vendite di Gorent Spa (azienda molto importante nel noleggio di veicoli per l’ecologia).

Nel 2010 passa a Piaggio e dopo poco diventa Export Area Manager per 17 paesi europei. Si parla di circa 1000-1100 veicoli commerciali all’anno.

Da agosto di quest’anno è passato al Gruppo Pretto in veste di direttore commerciale del gruppo.

Ma bando ai convenevoli andiamo subito dentro alla questione. (Mi sarebbe piaciuto fare una video intervista… ma purtroppo la fiera non permetteva un’ambiente tranquillo. Sarà per la prossima volta.)

 

Ciao, grazie per aver accettato l’invito. Mi sono permesso di farti già una piccola introduzione, quindi entriamo subito nel vivo.
Come siete approdati al mondo dei veicoli elettrici?

Ciao. Beh, che dire, è stata una esigenza del mercato.

Nel 2013 il Gruppo Pretto inizia un progetto per l‘elettrificazione di un noto triciclo a motore di un’azienda italiana.

Ecco quindi che nasce il modello ECOBee, il Gruppo Pretto diventa proprietario del progetto e ne sviluppa l’omologazione europea.

Quello era il periodo in qui il mercato stava cominciando a informarsi e richiedere veicoli a trazione elettrica.

Quindi, forti di questo primo progetto si comincia a studiare il modo migliore per trasformare i veicoli termici di Piaggio e Isuzu in veicoli elettrici

 

Come è cambiato il settore da quando avete mosso i primi passi?

Proprio ieri ho tenuto un breve speech sull’argomento, e la frase con cui ho esordito è questa:

I veicoli elettrici ieri erano immagine, oggi sono una necessità ma domani saranno un’opportunità.

In pratica fino a qualche anno fa, parlare di veicoli elettrici era una specie di MODA, ancora non c’erano le tecnologie giuste, era una sorta di facciata. Chi aveva un veicolo elettrico nelle proprie flotte lo faceva per una questione di immagine.

Oggi stiamo vivendo una reale NECESSITÀ. Il mondo ce lo chiede e le tecnologie ci sono.

Il futuro riserva una reale POSSIBILITÀ.

Chi riuscirà ad affermarsi nella mente delle persone come il primo della categoria sarà sempre un passo avanti, anche tra qualche anno.

Proprio come Tesla lo sta facendo nell’automotive, noi speriamo di farlo per i veicoli commerciali.

 

Quale pensi sia il limite che impedisce la diffusione della trazione elettrica nei veicoli industriali?

I limiti più grossi sono due, ma il più importante è quello dovuto al limite delle batterie.

Ancora il costo del litio è veramente alto. Questo frena le persone a buttarsi in questa tecnologia.

Noi, proprio per questo, stiamo promuovendo una politica di noleggio batterie.

È un modo per confrontare il costo del carburante con quello delle batterie.

Ad oggi, comprando un veicolo elettrico con le relative batterie, è un po’ come se comprassimo un’auto con annesso un distributore di benzina.

L’altro problema delle batterie ad oggi è il loro smaltimento. Ancora non si conosce benissimo il ciclo di vita del litio, si stanno facendo ricerche e sembra che si possa addirittura pensare ad una rigenerazione delle batterie stesse, ma ancora siamo in fase di studio.

Tutti gli altri problemi imputabili all’energia elettrica sono, a mio avviso, TRASCURABILI. Ormai le prestazioni sono equiparabili ai motori termici e i tempi di ricarica possono essere aggirati con una programmazione precisa del servizio.

Per quanto riguarda l’autonomia stiamo facendo veramente passi da gigante e in poco tempo non sarà più un problema così rilevante.

 

Quali sono i punti di forza dell’elettrico?

0% di emissioni inquinanti. 

Ma non solo.

Se l’impatto ambientale è importante, non da meno è l’impatto sociale.

  • ZERO rumore
  • ZERO puzza
  • ZERO fastidi in generale

Per non parlare del fatto che NON si è dipendenti del distributore di benzina.

Noi come veicoli commerciali abbiamo dalla nostra una fortuna in più. Il settore automobilistico.

Loro stanno facendo dei passi da giganti e di riflesso veniamo coinvolti anche noi in questa SCALATA VERSO L’INNOVAZIONE.

 

Quali aspetti si possono ancora migliorare?

A mio avviso ci sono ancora parecchi miglioramenti. Ma quella che ritengo sia la soluzione migliore è consolidare un prodotto che funzioni e poi successivamente svilupparlo.

Solo così possiamo essere sicuri di crescere e portare un prodotto funzionale e utile.

 

Quali sono le differenze sostanziali tra le auto elettriche e i veicoli industriali elettrici?

La differenza sostanziale è solo una.

Le auto e il mercato dell’automotive lavora su leve emozionali.

Nei veicoli commerciali invece dobbiamo lavorare sulle necessità reali di chi utilizza i mezzi.

 

Molti sostengono che in realtà l’elettrico è solo un palliativo. Portano a sostegno di questa tesi il fatto che l’energia elettrica viene prodotta da centrali che usano il petrolio. Cosa ne pensi?

Beh, a un’affermazione del genere c’è solo una risposta.

Da qualche parte bisogna partire!

Inoltre, è vero che ancora per produrre l’energia elettrica si usa il petrolio, ma bisognerebbe cercare di calcolare le emissioni al chilometro. L’elettrico sarà sempre davanti al motore termico.

Inoltre la trazione elettrica va a eliminare il problema della produzione del particolato in città. Problema sempr più sentito con il cambiamento dei fenomeni climatici, in particolare nei centri urbani (riduzione delle piogge).

Magari non arriveremo mai ad avere una tecnologia 100% GREEN. Ma quello deve essere il punto di arrivo, l’obiettivo ultimo, non il prossimo passo. Già solo se arrivassimo ad un 90% sarebbe fantastico.

Ma come dicevo, dobbiamo fare un passo alla volta, ed è meglio partire anche da un piccolo 5% per poi crescere, piuttosto che da niente.

 

Concordo in pieno. Pensi che il futuro potrà essere completamente elettrico?

Penso proprio di si.

Come dicevo prima, ormai affidabilità e prestazioni si stanno avvicinando a quelle dei motori termici.

Bisogna migliorare alcune cose, ma NON manca molto.

 

So che si sta studiando un modo per accorciare il tempo di ricarica delle batterie? A che punto siamo e fino a dove possiamo spingerci?

Ad oggi i tempi di ricarica si sono abbassati di parecchio. Con ggli attuali sistemi di ricarica siamo arrivati a circa 6 ore. Si stanno studiando anche sistemi di ricarica più veloci.

Ma oggi come oggi, più velocemente si ricaricano le batterie più la batteria stessa ne risente in quanto a prestazioni.

Per ora siamo ad un compromesso. Ma puntiamo al futuro.

 

Voi come Gruppo Pretto avete messo a punto un kit per trasformare i veicoli termico in elettrici. Parlaci un po’ di come funziona il sistema.

Al contrario di molti produttori che puntano a fare un singolo motore della potenza necessaria. Noi ci siamo concentrati sul costruire un solo motore di bassa potenza (circa 35 Kw) da montare in serie a seconda della necessità.

Per esempio sul Porter Maxxi, è montato un singolo motore da 35 Kw, sui veicoli da 35 e 55 q.li di PTT due motori, mentre sui veicoli da 75 p.li sono montati 3 motori che permettono un autonomia di quasi 145 Km.

Discorso a parte per la piccola ECOBee nella quale è montato un motore da circa 4.0 Kw che permette un’autonomia di 40 Km circa.

Lo stesso motore che montate per far andare le vostre attrezzature per la raccolta dei rifiuti. 

 

Bene Enrico, grazie per la bella chiacchierata e per la tua disponibilità. È stato molto interessante e spero utile anche per chi ci legge. Spero in un prossimo incontro magari in video, che fa ancora più figo!

Grazie a te Andrea e un saluto.

Isuzu 50 elettrico

Isuzu 50 elettrico 2
Isuzu M55 elettrificato EPM con costipatore Rossi QUBE da 5 metri cubi

Come hai letto, oggi siamo a buon punto per quanto riguarda i motori elettrici. C’è da fare, ma nessuno vuole rimanere con le mani in mano.

Ci sono le tecnologie, c’è la voglia, c’è la necessità e, sopratutto, la spinta economica per compiere questo passo.

Se pensiamo a come è cambiato il modo di telefonare in soli 20 anni, non possiamo che sperare per il meglio in una tecnologia che orami ci accompagna da oltre un secolo.

Il motore termico è destinato ad andare in pensione e ad oggi, l’unica alternativa con un senso è l’elettrico. Magari tra qualche anno si troverà una tecnologia che in pochi mesi ci farà fare quel salto che non siamo stati capaci di compiere in 100 anni.

Io sono fiducioso, e alla Rossi Oleodinamica siamo sempre pronti a collaborare con chi ha voglia di fare questo salto.

Con il Gruppo Pretto stiamo portando avanti già da qualche anno un progetto per la mobilità elettrica sui veicoli per la raccolta.

Se vuoi sapere a che punto siamo continua a seguirmi e inserisci i tuoi dati qua sotto per essere sempre aggiornato sulle ultime notizie dal mondo dei veicoli per l’ecologia.

Un saluto e a presto

Let’s Rock

Andrea

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2 commenti su “Veicoli Commerciali Elettrici. Cerchiamo di capire meglio a che punto siamo facendo 4 chiacchiere con Enrico Palandri del Gruppo Pretto. Veri esperti italiani del settore.”

  1. Il tema mi interessa molto. Con tuo zio Oscar ne parlavamo più di dieci anni fa. penso non ci voglia ancora molto. Abbiamo appena aquistato , in cooperativa, il nissan NV 200 perchè ci si crede molto.
    Tienimi Aggiornato grazie Fausto

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    • Purtroppo siamo ancora agli inizi. Sono in pochi i coraggiosi che se la sentono di fare da “cavia” (passami il termine). Ma sicuramente è il futuro, non ci sono altre vie, al momento.
      Le cooperative come voi che credono in questo sono la linfa che spinge avanti l’industria a tirare fuori sempre qualcosa di meglio.

      Rispondi

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