Elettrico: la corsa a ostacoli verso il futuro

Come promesso la scorsa settimana eccoci qua con il nostro appuntamento sull’energia elettrica.

Icon Electric Vehicle

Nell’articolo passato ho iniziato a parlare di mobilità alternativa. Nello specifico ho parlato del metano. Ecco il link se vuoi leggerlo:

> https://blog.rossioleodinamica.com/il-gasolio-va-in-pensione/

Oggi come promesso inizio a parlare di energia elettrica.

Dico inizio perché, volontariamente, non sarò esaustivo. Infatti ho intervistato qualche tempo fa una persona che saprà darti tantissime informazioni utili. Ecco di seguito il link:

> https://blog.rossioleodinamica.com/intervista-enrico-palandri-elettrico/

Ma veniamo al nostro argomento.

La corsa alle energie alternative ha sicuramente portato a vagliare molte strade.

La strada più seguita è senza dubbio quella dell’elettrico. Per quanto se ne dica, tra complotti, lobby e altre teorie, in questo periodo storico l’elettrico è una realtà solida e importante.

Certo, non siamo ancora ai livelli del motore termico, ma come si dice:

“Roma non è stata costruita in un giorno”.

Tanti sono gli aspetti negativi e tante sono le problematiche da affrontare e risolvere. Lasciando però da parte i se e i ma, voglio fare con te una fotografia della situazione attuale. Per avere gli strumenti utili a capire tutto quello che ci diremo in futuro.

Cosa sono i veicoli elettrici?

Per veicolo elettrico si intende un mezzo di trasporto che utilizza per il suo funzionamento un sistema a propulsione elettrica che è generalmente alimentato con batterie ricaricabili, ma che può essere anche collegato ad un sistema di alimentazione tramite reti aeree con fili sospesi, binari o fasce di alimentazione conduttrici per contatti striscianti laterali. I veicoli elettrici possono essere variabilmente e a seconda delle necessità  o caratteristiche di progettazione a 1, a 2, a 3, a 4 o a più ruote.

Il funzionamento delle varie tipologie di veicoli elettrici è molto simile tra di loro. L’unica grande differenza sta nel posizionamento del motore (o dei motori)

Ci sono i veicoli che hanno il motore direttamente alla ruota oppure collegato agli assi, senza nessuna trasmissione o cambio che intervengono. Hanno bisogno di una potenza maggiore ma sono più semplici da costruire.

Altri veicoli invece hanno il motore elettrico al posto di quello termico, con tutte le trasmissioni di potenza necessarie.

Proprio qualche settimana fa Geesinknorba, azienda olandese leader nel settore, ha annunciato l’uscita di un loro compattatore montato su un camion a tre assi COMPLETAMENTE ELTTRICO.

Un concentrato di tecnologia e di innovazione, ma con dei prezzi a dir poco proibitivi (almeno per il mercato italiano).

Si parla di un veicolo le cui SOLE batterie costano più di un nostro compattatore di grosse dimensioni.

Le batterie. Il vero tallone di Achille di questa tecnologia

Anche se di strada se ne è fatta tanta dalle prime batterie al piombo, il prezzo e l’autonomia delle ultime batterie al litio non sono ancora competitivi.

Secondo una ricerca promossa dalla Top Thousand (osservatorio della mobilità aziendale), che ha avuto come protagoniste 60 società appartenenti a diversi fattori, è emerso che l’elettrico è ancora un business di nicchia.

Ecco il link dell’articolo (https://www.fleetmagazine.com/futuro-auto-elettriche-survey/) e un grafico con i dati emersi.

Top Thausand 2016

I tempi di ricarica e la scarsa durata sono il principale fattore che scoraggia l’acquisto di questi veicoli per l’utilizzo a livello industriale, seguito dal prezzo.

Infatti, già di per se un veicolo elettrico ha un prezzo più alto rispetto ad un corrispettivo termico, in più bisogna aggiungerci il prezzo delle batterie che può incidere anche fino a 40-50 mila euro.

A questo ultimo problema si è trovato una semplice soluzione con il noleggio del pacco batterie. In pratica si paga un po’ alla volta l’alimentazione, proprio come si fa con la benzina.

Pian paino inoltre si sta studiando una metodologia di ricarica rapida, che assicuri una praticità di rifornimento pari al carburante.

L’autonomia. Il finto problema

Il problema numero uno che le persone attribuiscono ai veicoli elettrici è l’autonomia.

Ma in realtà è un finto problema. Infatti ormai l’autonomia delle batterie si aggira oltre i 100 km. Considerando che tra gli intervistati (in riferimento allo studio citato sopra), il 45% precorreva, con le auto aziendali meno di 100 km; mentre il restante non arriva a percorrerne 200, il problema è molto relativo…

So cosa stai pensando:

qui però non stiamo parlando di auto aziendali, che vengono usate per arrivare dal fornitore a meno di 2 km dall’azienda. Ma di veicoli che rimangono accesi per 8 ore al giorno.

Infatti, sui veicoli per la raccolta dei rifiuti, il problema è più serio e rale, ma sono sicuro che verrà risolto in un breve periodo.

I costruttori di telai. I veri protagonisti di questo “gioco”

Chiaramente noi, in quanto costruttori di attrezzature, non abbiamo voce in capitolo. Possiamo dire che siamo alla mercé dei costruttori di veicoli, sono loro a fare il bello e il brutto tempo; loro decidono se investire e quanto.

Ma alla Rossi Oleodinamica, abbiamo la fortuna di poter collaborare con un azienda che è un po’ la capostipite della mobilità elettrica in Italia.

Sto parlando della Gruppo Pretto (http://www.gruppopretto.it/), che insieme alla S.M.R.E Engineering (http://www.smre.it/) e alla Isuzu (http://www.isuzu.it/) hanno progettato un kit di elettrificazione per veicoli da 35 quintali.

In pratica si può prendere un qualsiasi veicolo termico (senza distinzione tra euro 1, 2, 3, 4, 5 o 6) e trasformarlo in veicolo elettrico.

Una bella trovata. Pensa, puoi convertire tutto il tuo parco macchine (anche quelle più vecchie) e farle tornare nuove e soprattutto ecologiche.

Qui ci siamo “intromessi” noi come costruttori con esperienza nelle attrezzature per la raccolta dei rifiuti e abbiamo ideato un mezzo ad hoc con vasca da 5 mq, voltacassonetti e costipatore.

Il nostro veicolo di punta, il QUBE (https://www.rossioleodinamica.com/catalogo/minicompattatori/), si veste di verde e diventa amico dell’ambiente.

In questo modo si riesce ad avere una macchina molto performante ma ad un prezzo contenuto.

Conclusioni

Il mercato si sta muovendo, e nemmeno tanto lentamente.

Fino a qualche anno fa nemmeno le bici elettriche erano affidabili. Oggi Tesla ha costruito una macchina completamente elettrica da 370 Cv con quasi 400 Km di autonomia.

Sicuramente la strada è lunga, ma la Svezia e i paesi del nord Europa stanno facendo da capifila per questa nuova rivoluzione. Dai un occhio a questo gioiello della meccanica cui accennavo qualche riga più in su (https://www.youtube.com/watch?v=397StxEmDnA).

Detto questo ci sono però anche tutti i detrattori che dicono che questo tipo di tecnologia non sia così pulita come vogliono farci credere.

L’energia elettrica viene prodotta ancora da centrali che usano il petrolio, inoltre lo smaltimento delle batterie non è così ecologico.

Questo è vero, ma proprio perché siamo in fase di sviluppo, non possono essere questi problemi che vanno a fermare questa tecnologia.

Come accennavo sopra, a breve pubblicherò l’intervista ad un vero e proprio esperto dell’argomento. Andremo ad analizzare proprio queste questioni, cercherò di fare delle domande spinose, che possano far luce a pieno su questo argomento.

Rimanete collegati al blog e non ve ne pentirete.

Un saluto e a presto

Let’s Rock

Andrea

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3 commenti su “Elettrico: la corsa a ostacoli verso il futuro”

  1. Ciao Andrea sono Luca
    Mi piace molto l’ultimo articolo sui comandi a leva e la pulsantiera, così come quello dell’organico, quello del pulsante di emergenza giallo e il Qube MF. Molto belli così come il blog!!

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