Difficoltà di scarico: quando la compattazione dei rifiuti diventa un problema.

Difficoltà nello scarico. Possiamo chiedere ai nostri camion di compattare i rifiuti sempre di più, ma se non possiamo scaricarli (perché incastrati) sarà tutto inutile.

Ormai siamo ad un punto in cui la compattazione ha raggiunto livelli molto alti.

La tecnologia ci ha aiutato e i nuovi materiali permettono di comprimere i rifiuti anche a livelli di 4:1, ovvero si riesce a comprimere i rifiuti ad un quarto del loro volume.

Tutto bellissimo, si possono caricare tanti più rifiuti (chiaramente dando sempre un’occhio alle portate dei camion, ma questo è un altro discorso), si può lavorare di più, tutto di guadagnato!

SIAMO PROPRIO SICURI?

Un problema grosso c’è… tutta questa massa di rifiuti, come la scarico?

Questo è quello che è venuto a chiederci qualche anno fa una cooperativa che aveva riscontrato questo “piccolo” problema.

Ma facciamo un passo indietro.

Una giornata in cooperativa

Avevamo costruito un camion con una capacità di carico e di compattazione molto alta. La cooperativa era felicissima perché potevano caricare un sacco, fare dei giri lunghissimi senza perdere tempo a scaricare di continuo.

Così lo proviamo. Partiamo per un giro per la raccolta del cartone.

Iniziamo il giro e guardiamo il camion caricare cartone e carta a più non posso.

Dopo mezza giornata di lavoro, soddisfatti, andiamo a scaricare al centro di raccolta.

Una volta in discarica però, ecco la sorpresa.

La vasca si alza ma, a parte due o tre scatole di cartone, il rifiuto rimane tutto dentro la vasca.

Com’è possibile? Beh, molto semplice. Il rifiuto era così pressato che aveva fatto da tappo dentro la vasca.

Molti diranno, ma ormai tutti i nuovi compattatori a vasca hanno il ciclo della pala inverso. In pratica la pala, oltre a portare i rifiuti verso il fondo della vasca, può fare il giro al contrario e aiutare ad uscire ai rifiuti.

Certo, peccato che se i rifiuti sono così tanto compattati questa soluzione è pressoché inutile.

(Non è facile da spiegare a parole, ma prometto che a breve farò un video di spiegazione…)

Ma torniamo a noi, dove eravamo rimasti?

Ah già, siamo tutti fermi a guardare un camion da 10 metri cubi con la vasca alzata a 90°, da cui non esce nemmeno un foglio di carta.

Sembravamo degli ebeti.

L’unico modo era andare con delle forche a smuovere la massa di rifiuti.

UNA COSA PERICOLOSISSIMA!

Così con la coda tra le gambe ritorniamo a casa. Avevamo sbagliato e dovevamo trovare la soluzione.

Ci mettiamo a tavolino, anche con i tecnici della cooperativa. A noi piace avere un dialogo con i nostri clienti. Siete voi che ci date la spinta per trovare sempre delle soluzioni nuove.

Infatti ecco il lampo di genio. Una seconda pala nella parte dietro del carrello, ovvero dalla parte opposta della pala di compattazione.

In fase di riposo è parallela alla vasca e non interferisce con i rifiuti. Quando bisogna scaricare, la pala scende e spinge la massa di rifiuti fuori dalla vasca.

Esattamente come il piatto di espulsione nei compattatori più grossi. Ma con tutti i pregi dei compattatori a vasca.

Ci mettiamo subito all’opera per il progetto e, in men che non si dica, ne usciamo con questo rivoluzionario sistema. Easy – Empty.

Pala di scarico a riposo (in linea con il carrello del compattatore)
Pala azionata (pronta per spingere via i rifiuti)

 

 

 

 

 

 

 

La cooperativa era felicissima, perché ora non solo poteva caricare tanto e lavorare di più, ma poteva anche scaricare tutto in maniera veloce e sicura.

E pensare che a vederla sembra un idea banale, eppure è proprio da queste idee, all’apparenza banali, che partono tutte le piccole rivoluzioni.

Questo sistema ora è montato su tutti i nostri mini compattatori PLUS da 7 e 10 metri cubi. I nostri fiori all’occhiello in quanto operatività ed efficienza.

ERRE

https://youtu.be/jNVX56j9Hwc

Se vuoi avere informazioni su questo sistema chiamaci allo 0541 600320.

Non dimenticarti, inoltre, di lasciare la tua mail qua sotto per rimanere sempre informato sui veicoli per la raccolta dei rifiuti.

Alla prossima.

Let’s Rock

Andrea

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